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al testo di Martina Pensa
Amor dellinferno
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Serpenti che si attorcigliano, si aggrovigliano, partoriscono dolenti sussurri, penetrano nelle carni, tremano i sensi. Che supplizio! che passione! Divorano le viscere, succhiano e leccano il sangue stanco di fluire. Sazi non sono mai, continuano impassibili il viaggio senza meta, la scia senza sogno. Amor che inghiotte, amor che strugge, amor dell'inferno. Primitivi istinsti della sensualità terrestre che irrompono nell'amore umano. Lo riducono alla follia, all'irrazionalità,alla pazzia, mostrando l'essenza della sua realtà. Il desiderio non è vergogna, il desiderio brucia, arde, le fiamme stringono il corpo in una spirale di calore che avvampa le pelli, i muscoli, ma pur il cuore.
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